L’indicibile odissea degli Esodati per accedere alla salvaguardia

Mano a mano che procede la fase istruttoria delle salvaguardie in ordine al messaggio 12196 del 20 luglio scorso, emesso in ottemperanza al dettato del DM del 1 giugno 2012 per consentire, a tutti gli aventi i necessari requisiti, di integrare o correggere la loro posizione nei confronti dell’Istituto, si palesa sempre più l’inadeguatezza informativa e formativa che si suppone abbia dovuto necessariamente precedere la fase attuativa.

Dai comitati disseminati sulle pagine di Facebook raccogliamo quotidianamente testimonianze di informazioni lacunose, approssimative, quando non del tutto carenti o addirittura fuorvianti, dal call-center dell’ Istituto ma anche, e questo è l’aspetto più preoccupante, dai patronati. Vogliamo riportare, a semplice titolo di esempio, la cronaca di un caso segnalato al forum (uno tra i tanti comitati nei quali si sono da tempo organizzati gli Esodati), di per se emblematico ma non certo isolato anzi, assai diffuso, se teniamo conto delle più fantasiose varianti sul tema che quotidianamente ci tocca leggere.


Questo intervento solo per dare VOCE al problema.
Devo purtroppo confermare le vostre esperienze. Come tutti mi sono rivolto al numero verde, Inps, ho avuto le risposte più disparate ed in netta contraddizione tra loro (non si preoccupi le lettere verranno inviate a scaglioni per non intasare gli sportelli dell’inps), ( lei non è presente nella lista,quindi non rientra tra i 65.000), tra le righe sono stato consigliato di rivolgermi al patronato.

Ho chiesto lumi al patronato,
1 round:
Recatomi [omissis] , per chiedere assistenza sulla mia posizione di potenziale salvaguardato dei 65000, che non ha ricevuto la lettera …, immediatamente interrotto, non ha ricevuto la lettera?, lei non rientra tra i 65000 salvaguardati, pertanto dovrà aspettare un nuovo decreto perché probabilmente rientrerà tra i successivi 55000. Allora insisto e dico che non potrò mai far parte dei 55000….., ho capito lei è della [omissis], lei è in mobilita con l’incentivo all’esodo,( si e inutile che dice di no perche noi lo sappiamo che [omissis] vi ha dato dei soldi) pertanto ritorni la prossima settimana che avremo disponibili i moduli per presentare istanza entro 120 giorni dal decreto. Usandomi violenza, con pacatezza chiedo se può verificarmi l’estratto conto. Non sono una esperta, si rivolga al Sign. Xxxxx,

2° round
(altro ufficio dello stesso patronato per la verifica dell’estratto conto), alla richiesta, mi risponde: A) non sono un esperto, aspetti che chiedo al collega, interviene il collega (B) sentenziando che alcuni periodi fuori [omissis] non sono trasferiti al fondo speciale, problema, ma come mai lei chiede la verifica del conto? Quanti anni ha? (intanto si avvicina un altro impiegato (C)). Ho 57 anni, Sono in mobilità dal 06/2009, potenzialmente salvaguardato nei 65000, A)si lei fa parte della lettera h, B)no forse del contingente dei 10000, C)no! no! lei sicuramente appartiene alla categoria della mobilita ordinaria. Ma non si preoccupi perche, forse, niente di certo, oggi sentivo dire, all’inps, che c’è la possibilità di farsi inserire in una qualche lista per non perdere il diritto di salvaguardato, quindi ritorni a fine settembre, qualora non avesse ancora ricevuto la lettera, perche provvederemo a farla inserire. A): Noi pensiamo di aspettare che si completa questa prima fase, dopo di che formalizzeremo una domanda di pensione all’inps, qualora risponde che non rientra tra i 65000 inoltreremo richiesta di inserimento. Quindi ci vediamo a fine settembre. Poi su indicazione di (C) mi chiede un recapito telefonico, perche martedì o forse giovedì, verificheremo il suo estratto contributivo e le faremo sapere.

Una semplice lettura del messaggio INPS menzionato ad inizio articolo paleserebbe immediatamente al lettore la incredibile sequenza di errori, contraddizioni, omissioni e assurdità proferite da questi funzionari all’indirizzo dell’interlocutore; per non parlare delle indicazioni più marcatamente false e fuorvianti.

A questo punto sorge spontanea una banale domanda: ma il messaggio in questione è stato diffuso sul territorio? Il semplice fatto che un qualsiasi cittadino sia in grado, già dall’ultima decade di luglio, di scaricarsi autonomamente il testo dai server dell’Istituto, leggerlo, memorizzarlo e archiviarlo a imperitura documentazione, priverebbe di liceità un qualsiasi ricorso ai classici “non sapevo” o “non abbiamo avuto disposizioni” e farebbe propendere per il si. Sta di fatto che qui si finisce per sproloquiare sulla pelle dei cittadini; cittadini che stanno vivendo nell’ansia di un futuro che definire “incerto” è puro eufemismo; cittadini rabbiosi per aver subito un sì grave quanto gratuito scippo e che non ci stanno più a farsi menare per il naso da saccenti burocrati che non hanno nemmeno avuto l’onestà professionale, quand’anche fosse venuta a mancare l’informazione, di leggersi in autonomia le due pagine di questo messaggio che finirà per condizionare il futuro di 400.000 famiglie.

Queste inefficienze comportano palesi e gravissime conseguenze sulla pelle dei cittadini che, se da un lato rischiano di essere privati delle residue speranze di condurre una vecchiaia dignitosa, dall’altro ne minano profondamente le residue forze fisiche e psichiche e di questo, quasi quotidianamente le cronache ce ne forniscono purtroppo una tragica testimonianza. E’ in quest’ottica che riportiamo alla ribalta il messaggio INPS n° 12196 del 20 luglio 2012, che può essere scaricato dal link a fondo articolo (oppure dall’ archivio del sito INPS) e, nel contempo, ne esponiamo una schematica sintesi ad uso di chiunque necessiti di un semplice supporto informativo.

Le disposizioni del messaggio INPS n°12196 del 20/07/2012

  • – le liste SICO-SALVAGUARDATI SONO STATE INVIATE alle Sedi territoriali (ad oggi non vi è traccia)
  • – La procedura MONITORAGGIO 65MILA sarà DISPONIBILE A BREVE (pare non sia ancora disponibile)
  • – Entro il 21/09/2012 deve essere accertato il concreto diritto alla salvaguardia
  • – La consulenza nelle Sedi territoriali avverrà attraverso la struttura denominata “Sportello Amico”
  • gli appuntamenti si chiedono attraverso il call-center (803.164)
  • – Le Sedi territoriali dovranno accertare l’eventuale diritto e segnalarlo nell’applicativo MONITORAGGIO 65MILA
  • – gli interessati devono prenotare appuntamento (entro il 21 settembre) nel caso in cui:
  1. rilevassero difformità nell’estratto contributivo
  2. non abbiano ricevuto la lettera.

A queste basilari indicazioni, qggiungiamo il suggerimento di presentare per iscritto la richiesta di inserimento nelle liste MONITORAGGIO 65MILA e di farsi produrre una ricevuta di quanto consegnato (sopratutto della richiesta di inserimento). La ricevuta è un atto dovuto e l’INPS non la può rifiutare. Tutti gli Esodati che abbiano o meno ricevuto la lettera ma che ritengano di aver diritto di essere inseriti nelle graduatorie per la salvaguardia, hanno diritto a sostenere un incontro appuntamentato presso le rispettive Sedi territoriali INPS, entro il 21 settembre prossimo, per formalizzare la richiesta ed eventualmente aggiornare la loro posizione contributiva.

DOWNLOAD: Messaggio INPS n. 12196 del 20-07-2012.pdf

DOWNLOAD: Richiesta inserimento salvaguardia.pdf [editabile]

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