locandina del film "L'Esodo"

IX salvaguardia esodati, dopo quasi un mese ancora si attendono le disposizioni ministeriali

L’ Art. 1, ai commi da 346 a 348 della Legge n° 178 del 30 dicembre 2020 (Legge di bilancio) definisce i soggetti beneficiari della IX salvaguardia esodati e i requisiti richiesti con riferimento alle diverse categorie di lavoratori coinvolte. Il 18 gennaio 2021, col messaggio n° 195, INPS ha informato gli interessati delle modalità di presentazione delle domande di salvaguardia e di pensione (molti esodati hanno già superato da tempo la decorrenza), rimandando a successive disposizioni (ministeriali?) la comunicazione delle modalità di verifica dei requisiti, nelle precedenti occasioni delegata all’Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL).

Constatato l’inspiegabile ritardo, associato alla sostanziale perdurante assenza di conferme circa il coinvolgimento degli ITL, di seguito si riporta una tabella, suddivisa per categorie, delle istanze e documentazioni da inviare con le relative scadenze, sulla semplice base delle pregresse salvaguardie che, per quanto concerne gli ITL, dovrà necessariamente trovare ulteriore conferma nei giorni a venire.

Tabella invio domande pe la IX salvaguardia

Scarica la tabella come promemoria

Le domande verso INPS (salvaguardia e pensione) sono vincolate a precisi termini di legge che, nel caso della domanda di salvaguardia, se disattesi comportano addirittura l’esclusione dal diritto. Qualora l’attuale ritardo perdurasse ulteriormente – e la crisi di governo in atto potrebbe causare ripercussioni anche nel flusso della ordinaria amministrazione –  le domande di salvaguardia e di pensione possono e devono essere comunque inviate, anche nel caso di temporanea assenza delle disposizioni che concernono gli ITL (o chi per essi) e della circolare ministeriale.

A differenza delle precedenti salvaguardie, tale circolare ancora latita ed è motivo di apprensione per chi ha poca dimestichezza con l’iter delle salvaguardie ma ha contezza dello sterile trascorrere del tempo. Che in tale circostanza patronati e CAF abbiano ragionevoli motivi per assumere un atteggiamento attendista, ci può anche stare. Non ci può stare quando tale atteggiamento, nei confronti del cittadino, rischia di tradursi nella perdita del diritto per decorrenza dei termini di legge. La data del 2 marzo p.v., termine ultimo fissato dalla Legge per presentare istanza di salvaguardia, è assai prossimo e, per quanto concerne i patronati, non è affatto peregrino ipotizzare un concomitante carico di lavoro inusuale, indotto dalla emergenza covid, che potrebbe contrastare con la necessità di ottenere udienza in tempo utile da parte degli esodati. Siamo ormai alle soglie di febbraio e le poche giornate lavorative a disposizione non lasciano più spazio ai temporeggiamenti.

Va per altro riconosciuto che molte sedi territoriali dei maggiori patronati già stanno accogliendo le istanze di salvaguardia e di pensione. Altre sedi, invece rigettano o rinviano ad altra data, neanche sempre definita.  Nel frattempo, il Segretario federale della CGIL, Roberto Ghiselli, ha diffuso sui social un volantino INCA che informa della disponibilità delle loro sedi a processare le domande di salvaguardia e pensione.

Scarica il volantino INCA

Sarebbe quindi auspicabile che iniziative di analogo indirizzo venissero poste in atto anche delle altre sigle sindacali. Stiamo parlando di persone ultrasessantenni, sovente dotate di scarsa familiarità con leggi e procedure e di ancor minore familiarità con quelle online. Servono indicazioni tempestive, chiare ed esaurienti da parte del Ministero del Lavoro e INPS. In questo frangente, il sostegno del sindacato può essere determinante. Sarebbe parimenti auspicabile che le stesse OO.SS. ora valutassero l’opportunità di approfondire le ragioni di questo inspiegabile ritardo nel formalizzare (come sempre è stato fatto) le procedure di verifica, quale che sia il soggetto istituzionale che dovrà occuparsene, onde garantire agli aventi diritto un chiaro e definito quadro delle tempistiche e della procedura alla quale conformarsi.

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