L’articolo 3, comma 6, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.503 stabilisce che:
per i periodi relativi ai trattamenti di mobilita’ di durata continuativa superiore all’anno, di cui alla legge n.223 del 23 luglio 1991, ricadenti nel periodo di riferimento per la determinazione della retribuzione pensionabile, le retribuzioni accreditate figurativamente sono rivalutate anche in base agli indici di variazione delle retribuzioni contrattuali del settore di appartenenza, rilevati dall’ISTAT.
A partire dal 2009, con motivazioni opinabili, INPS si dice impossibilitata ad effettuare i conteggi e, non solo non ricalcola le pensioni d’ufficio, come prevede la Legge, ma non lo fa nemmeno dietro esplicita richiesta dell’interessato. Per ben cinque anni nessuno ha fatto menzione di questo fatto, tanto meno se ne è avuta notizia dai sindacati o dal Consiglio di Vigilanza che, è bene ricordarlo, è composto per i 2/3 da esponenti dei tre sindacati.
Negli ultimi mesi però, con sentenza n° 264/2012 la Corte Costituzionale ha emesso un Giudizio di Legittimità favorevole ad un pensionato ricorrente, destando così l’attenzione sulla questione da parte di molti altri pensionati. Fatti i debiti calcoli su un nutrito numero di casi, si è potuto appurare che mediamente si tratta di alcune decine di Euro mensilmente non corrisposti.
Questo accade con regolarità da cinque anni a questa parte.
In merito ai futuri sviluppi della questione, le ultime affermazioni a mezzo comunicato stampa da parte di INPS sembrano prospettare una possibile prossima normalizzazione con l’effettuazione d’ufficio della ricostituzione di tutte le pensioni attualmente liquidate come “provvisorie”.
Attendiamo certamente fiduciosi ma occorre anche tenere presente che esistono termini di decadenza del diritto e di prescrizione sui ratei pregressi. Visto che sono cinque anni abbondanti che si attende l’adeguamento delle tabelle per il calcolo, diventa legittimo premunirsi quanto meno presentando domanda di ricostituzione, tanto più che nessuna azione legale potrebbe essere in futuro intrapresa se prima non è stato seguito interamente il normale iter procedurale (domanda – reiezione – ricorso – reiezione o mancata risposta – azione legale) nei termini previsti. Ciò significa, per esempio, che non si può ricorrere legalmente senza prima aver presentato esplicita domanda.
In previsione che per alcuni potrebbe rendersi indispensabile provvedere personalmente, abbiamo pensato di fare cosa utile predisponendo questa breve guida operativa alla presentazione della domanda.
AVVERTENZE
Si ricorda che gli unici soggetti autorizzati a fornire assistenza e supporto in materia previdenziale sono i patronati, i C.A.F. e altri soggetti appartenenti a figure professionali, all’uopo istituzionalmente abilitati. Questa breve guida non intende assolutamente surrogare le figure professionali anzidette ma semplicemente condividere alcune esperienze personali che comunque, è bene rammentarlo, scaturiscono da contesti soggettivi che non possono costituire la generalità nella casistica.
Ciò premesso, per inserire una domanda online è indispensabile che il PIN del quale si dispone sia stato reso Dispositivo. Se il PIN del quale si dispone non è dispositivo, si può convertirlo dal sito INPS a questo link . Compilando la domanda con un PIN non dispositivo la domanda verrà memorizzata ma non verrà protocollata fino a che non si provvederà a convertire il PIN.
Nel compilare la domanda è possibile cancellare o modificare qualsiasi cosa ed anche eventualmente cancellare la domanda stessa, fino all’invio finale. Solo dopo che la domanda sia stata inviata al protocollo non sarà più possibile aggiungere modificare o cancellare nulla. Se si esce dalla procedura senza aver terminato di compilare la domanda, la stessa resterà memorizzata e si potrà riprendere il lavoro in un secondo tempo dal punto in cui è stato interrotto.
Per stampare i documenti una volta protocollata la domanda è indispensabile che siano abilitate le finestre pop-up del browser per il sito INPS (eventualmente verificare preliminarmente le impostazioni del browser in uso).
INSERIMENTO DELLA DOMANDA
- Dalla Home Page del sito INPS selezionare Servizi per il cittadino dal menù “Servizi Online” situato a centro pagina quindi autenticarsi con Codice Fiscale e PIN.
- Alla comparsa del menù principale, scorrere il menù e selezionare “Domanda di pensione”
- Dal lato sinistro della pagina che si apre selezionare “Cerca/Compila domanda”
- si aprirà un elenco delle domande presentate in precedenza e delle pensioni di cui si è titolari. Al fondo di tale elenco selezionare il pulsante “Nuova domanda”
La pagina che si apre a questo punto presenta un elenco di pulsanti che dovranno essere selezionati uno per uno, non necessariamente nell’ordine ma, fino a che non saranno state lavorate compiutamente tutte le corrispondenti sezioni, non sarà possibile protocollare la domanda. Per pura comodità di esposizione, nell’esempio procederemo in ordine sequenziale.
ANAGRAFICA
La prima sezione riporta i dati anagrafici già inseriti in occasione di precedenti richieste. E’ necessario aprire comunque la sezione, verificare i dati in essa riportati, apportare eventuali correzioni o completare le parti eventualmente mancanti, quindi salvare mediante l’apposito pulsante “Salva”. A questo punto, accanto al pulsante “Anagrafica” comparirà un segno di spunta in campo verde.
DICHIARAZIONI
Appena aperta la sezione si presenterà l’elenco delle pensioni delle quali si è titolari. Occorre associare la nuova domanda alla pensione alla quale la domanda si riferisce selezionando il tasto “Seleziona” posto alla estrema destra del record. Chi fosse titolare di più pensioni ponga la massima attenzione nel selezionare quella giusta!!
Appena selezionata la pensione che si intende far ricostituire, apparirà un menù a discesa dal quale si dovrà selezionare la voce “Ricostituzione” quindi selezionare il tasto “Avanti”
Nella nuova pagina che si apre ci sono 3 sezioni da compilare:
- CHIEDO – Mettere una sola spunta, alla voce “Ricostituzione per Motivi contributivi”.
- DICHIARO – Mettere una sola spunta, alla voce “di non avere altre pensioni da parte dello Stato o di altri Enti Italiani o Esteri” (ovviamente chi non si trovasse in questa situazione dovrà valutare le altre opzioni in elenco)
- NOTE – La compilazione di questo campo è opzionale ma si consiglia di scriverci i riferimenti di legge che prevedono la ricostituzione della pensione. A titolo puramente indicativo, si suggerisce di scrivere: “Ricostituzione retribuzioni figurative mobilità come da Legge 503/92 – Art. 3, comma 6”
- Una volta compilate tutte le sezioni, salvare con il solito tasto “Salva” posto in fondo all’ultima sezione.
REDDITI
In questa sezione si devono inserire i redditi per l’anno in corso, per sé e per i famigliari a carico. Qui faremo il caso del pensionato con coniuge a carico; chi si trovasse una situazione diversa dovrà quindi regolarsi di conseguenza.
- Selezionare anni da acquisire – E’ sufficiente mettere la spunta all’anno in corso (2014) e selezionare “Invio”
- Soggetti (Titolare) – Mettere la spunta a “SI” ad entrambe le domande ad inizio pagina. In tal modo tutte le caselle relative alla compilazione dei redditi si disattiveranno e si potrà terminare selezionando il solito tasto “Salva”
Va precisato che qualora che, per errore o per reali necessità dettate dalla propria specifica situazione reddituale e famigliare, si lasciasse la spunta su uno o entrambi i “NO” si dovrà semplicemente riportare gli altri redditi diversi dalla pensione o ripetere la medesima procedura per il coniuge e gli altri famigliari. Nulla di grave quindi qualora si trattasse di un errore; semplicemente una seccatura in più che, nel caso, si può comunque evitare rifacendo correttamente l’inserimento per il soggetto titolare.
DOCUMENTI
Nella sezione in questione è obbligatorio per tutti inserire lo Stato di famiglia. Gli altri documenti si devono valutare caso per caso; alcuni sono già memorizzati nella procedura ed è sufficiente aprirli per verificarne l’esattezza quindi salvarli per conferma, altri possono essere caricati dopo aver scaricato, compilato e caricato in procedura il modello editabile rintracciabile nell’apposita sezione Moduli del sito.
- Selezionare quindi il pulsante “Aquisizione” posto sul rigo dello Stato di famiglia
- Verificare ed eventualmernte aggiornare i dati dello stato di famiglia
- selezionare il pulsante “Salva”
L’ultimo rigo “Testo libero” è utilizzabile per allegare una eventuale comunicazione su file pdf. Attenzione a non tentare di allegare files di dimensioni superiori al Mega perché potrebbe non essere accettato. Nel caso si volesse allegare un file ottenuto dalla scansione di un documento, impostare i parametri dello scanner su: scansione: testo; colore: scala di grigi; risoluzione 300px (o 200px se il documento fosse di molte pagine) e disattivare antileasing e abbellimenti vari.
Nel caso si volesse allegare del testo libero, selezionare il relativo pulsante “Aquisizione” e caricare il file, in precedenza preparato, dal proprio computer.
A questo punto, se tutto è stato eseguito diligentemente, a fianco dei tasti delle sezioni appena compilate compariranno altrettanti segni di spunta in campo verde e la compilazione della domanda di ricostituzione è terminata. Non resta che inviare la domanda che, dopo l’accettazione, verrà protocollata. Un avviso scritto con evidenti caratteri rossi avvertirà appunto che per completare la domanda è indispensabile procedere con l’invio. Selezionare il tasto “Avanti” e, nella nuova schermata che si presenta, selezionare il pulsante “Invia e presenta domanda”.
Attenzione che dopo aver effettuato l’invio non sarà più possibile apportare alcuna modifica.
Da ultimo, prima di protocollare la domanda, il sistema chiederà ancora l’autorizzazione all’utilizzo dei dati sensibili (vi è tenuto per legge) e di dichiarare la personale consapevolezza delle responsabilità civili e penali in materia di autocertificazione. Basta mettere la spunta nell’apposito riquadro (equivale ad aver firmato la dichiarazione) e selezionare il tasto “Avanti”.
Il lavoro è terminato ma, a tutela dei propri interessi è vivamente consigliato di scaricare tutta la documentazione prodotta selezionando i tasti accanto ai documenti
- Ricevuta Presentazione.pdf
- DomandaPresentata.pdf
- Documenti
I dettagli delle schermate presenti nelle slides inserite nell’articolo possono essere di aiuto per meglio comprendere i diversi passaggi della procedura.