GDPR - Informativa breve sui cookies

Questo sito utilizza unicamente cookies tecnici di prima parte. Tali cookies sono indispensabili al corretto funzionamento del sito e non possono essere bloccati. Una informativa estesa sui cookies utilizzati è disponibile nella  Cookie Policy  del sito


This site uses only first-party technical cookies. These cookies are essential for the proper functioning of the site and cannot be blocked. Extended information on the cookies used is available in the site's Cookie Policy

Importante precisazione di Nori sulle lettere ai salvaguardati

In questi ultimi giorni, attraverso le pagine web dei comitati e dei tanti gruppi di esodati e mobilitati, la protesta per i contenuti ambigui della lettera di salvaguardia inviata ai primi 25.000 mobilitati è andata via via crescendo. Nemmeno il messaggio 2526, emesso due giorni fa dall’INPS a chiarimento, che in realtà non faceva altro che ribadire, con gli stessi ambigui termini, il contenuto della lettera, è servito a fare chiarezza. Va dato certamente merito alla forza mediatica del web se questa protesta è giunta fino ai vertici dell’Istituto previdenziale, tanto che in serata il Direttore Generale Mauro Nori ha ritenuto di emettere una ulteriore nota a chiarimento, subito ripresa dall’Agenzia Adnkronos che di seguito riportiamo. Questa importante puntualizzazione, i cui termini vanno ad affermare in maniera inequivocabile il diritto alla pensione secondo le regole vigenti ante Legge 214/11 finalmente, dopo ben quattordici drammatici mesi, consente a 25.000 famiglie di poter guardare con maggior serenità al proprio futuro ma va sicuramente a beneficio anche dei 40.000 ulteriori beneficiari, che tuttora attendono una identica comunicazione e per i quali noi tutti ci auguriamo si voglia ora adempiere alla promessa di portare a compimento il lavoro istruttorio entro la fine del mese di Febbraio.

Roma, 11 feb. (Adnkronos) – ”Le lettere che stanno arrivando in questi giorni ai primi lavoratori oggetto della salvaguardia certificano il loro diritto alla pensione”. Lo dichiara il direttore generale dell’Inps, Mauro Nori, circa la natura delle comunicazioni inviate per posta alla prima parte dei 65mila soggetti compresi nel decreto definito lo scorso anno.
”La decorrenza dipende dai singoli casi – precisa Nori – ma si tratta di ufficiali certificazioni del diritto”. Nelle prossime settimane si procedera’ all’istruttoria delle altre 55mila posizioni definite dal secondo decreto, pubblicato nei giorni scorsi sulla Gazzetta Ufficiale.
(Sec-Val/Ct/Adnkronos)
11-02-2013 – 20:05

Condividi il post

Pubblicato

in

da

l