Altro che il ballottaggio farsa del PD.
Mi pare che stia passando troppo sotto silenzio questa cosa, sebbene abbiamo sperimentato sulla nostra pelle che il fuoco cova sotto la cenere. E’ inaccettabile che un tecnico, provvisoriamente chiamato a governare il Paese in una fase complicata possa, con reiterati e iniqui provvedimenti, mutare radicalmente la fisionomia che i padri costituenti hanno voluto conferire al sistema sociale.
I valori sociali hanno già subito un sovvertimento tale che è incredibile pensare
che sia potuto accadere in così breve tempo. Questo è un fatto assodato.
Ma adesso viene addirittura rimessa in discussione, e pesantemente, la stessa Carta Costituzionale, troppo spesso scalfita dall’Esecutivo tecnico. Il Presidente Monti, da nessuno eletto, lancia un allarme che prelude ad una ennesima pericolosa involuzione, stavolta in tema di salute. Vedo in ciò i prodromi del lavorio sotterraneo che ha poi comportato lo smantellamento de facto del Sistema Previdenziale, poco prima giudicato in equilibrio dalla stessa Inps in una proiezione quarantennale.
Il Servizio Sanitario Nazionale, fonte di spregevoli sprechi e intrecci perversi tra politica,
mafie e Finanza speculativa, viene additato come non più sostenibile.
Ma non è indicato il malaffare che ruota attorno alla sanità la cosa da estirpare come una malapianta; non sono gli strumentali sprechi, finalizzati a irrobustire il portafoglio di questo o quell’altro, ad essere sotto accusa. Così come per il sistema previdenziale nessuno diceva che erano le casse dell’Inpdap a inficiare la sostenibilità complessiva del sistema, dato che Stato e Enti pubblici locali sono notoriamente morosi da troppi anni. Per quanto riguarda il SSN stavolta il Male è l’universalismo del Servizio, il Male è continuare a garantire l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla sventura della malattia, il Male è la domanda stessa di salute che, in un paese democratico e avanzato, passa anche per la prevenzione che alla fine determina un notevole risparmio, sia in termini di sofferenze, sia in termini economici.
L’articolo 32 della Costituzione recita però quanto segue:
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo
e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”.
Per farla breve, tutti i percettori di reddito pagano le tasse per la sanità, ma chi non ha redditi deve comunque accedere alle cure, con gli stessi identici diritti degli altri. Questa è l’unica vera forma democratica di approccio alla tematica, che adesso viene perseguita, tra mille difficoltà di natura essenzialmente culturale, anche nel Paese liberista per eccellenza, gli USA.
Se il Monti-pensiero fosse orientato ad eliminare il malaffare sulla salute avrebbe già oggi precisato, e su questo punto tutta la gente onesta esulterebbe. Invece tace su tale aspetto, e lancia ambigue mezze frasi su nuove tasse, casse mutue integrative, assicurazioni, insomma un rullio di tamburi che mette in crisi ancora una volta la certezza dei diritti costituzionalmente garantiti. Si vogliono smantellare le reti sociali, certamente è così, e altro non mi aspetto dal Presidente Monti che continua ad avere un rapporto privilegiato con tutti i partiti, PD in testa malgrado le ipocrite dichiarazione di pura facciata del suo segretario.
Ma la Costituzione? Adesso è forse ora di scoprire che il Tecnico ha avuto mandato per smantellare anche quella?
Merita quindi una attenta riflessione, a caldo ma non per questo intempestiva, il fatto che dal Parlamento
sino ad ora nessuna forza politica abbia chiesto immediate spiegazioni al Presidente Napolitano dato che,
visto l’andazzo, le semplici voci di corridoio debbono fare trasalire, figuriamoci una dichiarazione del genere.
La Carta Costituzionale si aggira se sono tutti “responsabilmente” d’accordo.
Del resto, è già accaduto e noi Mobilitati lo sappiamo, eccome.
Ieri ho ascoltato Obama che diceva al mondo intero che gli indirizzi di posta elettronica dei deputati, Democratici e Repubblicani, sono state intasate dalle richieste di approvazione della legge da parte di tantissimi cittadini. Da noi invece si sente il tuono e si fa finta che continuerà il bel tempo.
Commenti
5 risposte a “La Sanità pubblica, un bene primario che va difeso ad ogni costo”
Invece di minacciare censure,cerca di scrivere articoli propositivi e non anti PD o anti qualcuno.
Un articolo di doverosa difesa della sanità pubblica,non può iniziare citando il ballottaggio”farsa” del Pd e continuare citando oscuri rapporti del Pd con Monti . A chi legge,e non solo a me,risulta da subito che vuoi utilizzare le farneticanti parole di Monti per una squallida polemica politica che squalifica tutto quanto di giusto è contenuto nella tua nota.
Il mio commento( che tu definisci poco riguardoso) nasce quindi da questo tuo grave e provocatorio errore di comunicazione .
Solo per intenderci, innanzitutto pregherei di osservare le firme di chi scrive gli articoli e di chi invece commenta, tanto per evitare confusioni.
A parte comunque questo piccolo inciso, vorrei far notare che la moderazione dei commenti è una pratica corrente tra i bloggers, volta a conservare un clima decoroso tra i partecipanti e a prevenire le sterili diatribe, pur nel rispetto della diversità delle opinioni. Tale eventualità non rappresenta quindi una minaccia di censura, tanto meno la rappresenterebbe nei confronti di un utente già registrato nel momento in cui la moderazione venisse disposta, come è stato da me ventilato, nei confronti degli utenti non registrati.
Fatte queste doverose puntualizzazioni auguro una buona Domenica, nella convinzione di poter ritenere esaurito l’argomento.
Admin scrive:
Fino a questo momento abbiamo lasciato intenzionalmente libero accesso ai commenti. Chiunque può liberamente esprimere il suo pensiero, anche se non è registrato al blog, perché questo è l’intento che anima gli organizzatori fin dall’inizio e su questa strada siamo intenzionati a proseguire.
Si invitano pertanto i frequentatori a mantenere nella dovuta considerazione questa libertà di espressione, che non è soprattutto libertà di sproloquio nei confronti degli altri frequentatori. Tanto meno è libertà di scadere in fraseggi poco riguardosi in direzione degli interlocutori.
Qualora questa filosofia dovesse non incontrare la dovuta attenzione, ci vedremmo costretti, nostro malgrado, a moderare gli interventi precludendo l’accesso in scrittura ai non iscritti.
In risposta al commento di Enrico.
So che non è facile comprendere da poche righe l’appartenenza culturale di una persona; ma appunto per questo dovresti, se mi consenti un consiglio, utilizzare il condizionale al posto di categoriche collocazioni in questa o quell’altra area politica.
Giudico il Berlusconismo la più grossa disavventura – politicamente parlando, e non è poco – in cui s’è ritrovato il nostro Paese dal dopoguerra.
Non ho tempo né voglia in questa occasione di fare un’analisi politica della fenomenologia di Berlusconi ma, qualora fossi interessato, sappi che tale è il mio atteggiamento nei confronti di quelli che tu, incautamente, definisci i miei amici del PdL
Ti informo, inoltre, che i miei quasi sessant’anni sono stati continuamente abitati da una sana, sincera e indomabile appartenenza alla cultura, oggi perduta, della sinistra (parlamentare, tanto per intenderci).
Io, diversamente da te, non ho certezza alcuna del tuo senso di appartenenza, culturale o opportunistica che sia.
Mi permetto solo di ritenere, considerata la tua reazione, che non appartieni all’area di sinistra, almeno non alla sua originaria categoria di riferimento, così come non vi appartiene più il PD.
Ti ringrazio comunque per la cortese attenzione prestatami.
Visto che sei un berlusconiano,dovresti sapere che :
1) anche i tuoi amici del PDL continuano a votare tutte le leggi del governo Monti
2) se le casse dello stato sono vuote è anche merito del tuo amico Berlusconi,che invece di governare ha pensato solo ai propri interessi ed ha fatto pagare a noi contribuenti tutte le puttanone di cui si è circondato.